Pubblicata nel 1998 e insignita del Premio Montale, la prima raccolta poetica di Giancarlo Pontiggia, Con parole remote, esce in questa nuova edizione con un racconto dell’autore. Dire però che si tratta della prima raccolta è improprio e riduttivo. Il volume già al suo apparire ha rappresentato non solo un esordio, ma un vero e proprio nuovo inizio. Per due ragioni: una estrinseca e una intrinseca. Quella estrinseca rinvia alla temperie poetica di quegli anni controversi. Invece quella intrinseca riguarda l’idea stessa di ciò che la poesia vuole essere.
Testo inaugurale che è ben più di un debutto, perché è ripresa e ricominciamento, Con parole remote è abitato da una voce antica che lo intona e ne costituisce il basso continuo. Voce che precede ogni dire successivo. L’evocazione-invocazione at- traversa, scandisce, ritma l’intera raccolta.
Come per magia il silenzio è fatto risuonare di una verità sepolta, dimenticata, ma presente. Non altro il compito della poesia. Pontiggia è perfettamente consapevole che tutto il suo lavoro poetico «sottintende un dialogo segreto con delle forze, dei numi silenziosi e tutelari». Numi amichevoli, benefici, e dotati di una loro capacità salvifica, sono le metafore e le figure di senso che la poesia produce in modo nient’affatto arbitrario e che appartengono alla realtà, abitano le profondità dell’essere. La poesia non le inventa, semmai le riscopre e le accoglie.
Compito della poesia, afferma Pontiggia, è «ricostruire una nuova sintassi, dialogica, leggibile, capace di custodire il senso del mistero, o almeno di non disperderlo, di serbare il suo nocciolo sacro, impronunciabile».
CON PAROLE REMOTE
CON PAROLE REMOTE
"Pubblicata nel 1998 e insignita del Premio Montale, la prima raccolta poetica di Giancarlo Pontiggia, Con parole remote, esce in questa nuova edizione con un racconto dell'autore."
Giancarlo Pontiggia (1952), milanese, ha pubblicato le raccolte poetiche Con parole remote (Guanda, 1998), Bosco del tempo (Guanda, 2005) – entrambe riedite nel volume complessivo Origini (Interlinea, 2015) – Il moto delle cose (Mondadori, 2017). Per il teatro ha scritto Stazioni (Nuova Magenta, 2010) e Ades. Tetralogia del sottosuolo (Neos, 2017). Studi, saggi di poetica e riflessioni sulla letteratura si trovano nei volumi Esercizi di resistenza e di passione (Medusa, 2002), Selve letterarie (Moretti&Vitali, 2006), Lo stadio di Nemea (Moretti&Vitali, 2013), Undici dialoghi sulla poesia (La Vita Felice, 2014), «Quel che è stato sarà». Un commento ai «Dialoghi con Leucò» di Cesare Pavese (Edizioni ETS, 2021), Nuovi dialoghi sulla poesia (Amos, 2022), Origine (Vallecchi, 2022). Traduce dal francese (Céline, Mallarmé, Valéry, Nerval) e dalle lingue classiche (Pindaro, Sallustio, l’Apocalisse di Giovanni).
Autore: GIANCARLO PONTIGGIA
Prezzo: € 16,00
pp. 152
ISBN: 9788882521936