Il libro, pubblicato nel 1942, segna l’esordio dell’autore nella narrativa. È un romanzo autobiografico sulla giovinezza, sulla passione e sulla vocazione per la scrittura, con tutto ciò che ne consegue: pena, solitudine, ma anche felicità. Il protagonista, alter ego di Tobino, è un giovane che aiuta il padre nella sua farmacia di Viareggio, all’epoca una piccola città di mare e di pescatori; in seguito si trasferisce a Bologna, dove si laurea in medicina durante il fascismo, presta servizio militare Ira burocrati, muli, fiori e alpini, e inizia a lavorare in un manicomio. Testo spesso trascurato dai critici, Il figlio del farmacista possiede già tutte le tematiche e il lirismo che caratterizzeranno la produzione futura di Tobino.
IL FIGLIO DEL FARMACISTA
IL FIGLIO DEL FARMACISTA
""Un romanzo autobiografico sulla giovinezza, sulla passione e sulla vocazione per la scrittura.""
Mario Tobino Mario Tobino (Viareggio 1910 - Agrigento 1991) è stato scrittore, poeta, psichiatra e direttore del manicomio di Maggiano (Lucca). Esordì come poeta nel 1934 con i versi di Poesie, e come romanziere nel 1942 con Il figlio del farmacista. Da Il deserto della Libia (1952), frutto della sua esperienza in Libia durante la seconda guerra mondiale, si ispirano i film: Scemo di guerra di Dino Risi (1985) e Le rose del deserto di Mario Monicelli (2006). Nel 1962 vince il premio Strega con Il clandestino, nel 1972 il Campiello con Per le antiche scale e nel 1976 il Viareggio con La bella degli specchi.
Autore: Mario Tobino
Prezzo: € 14,00
pp. 96
ISBN: 97-88-8252-109-7