Edoardo (Teddy) Crisafulli (Rimini, 1964), nato in una famiglia mista (madre anglo-irlandese, padre di origine siciliana e per metà ungherese-tedesco), dal 2001 è addetto culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dal 2020 dirige l’Istituto Italiano di Cultura di Kiev. Ha diretto gli Istituti di Cultura di Haifa (durante la seconda Guerra del Golfo, l’Intifada e la guerra di Hezbollah contro Israele), di Damasco (agli inizi della guerra civile) e di Beirut (quando incombeva la minaccia terroristica dell’ISIS). È stato inoltre vicedirettore dell’Istituto di Cultura italiana a Tokyo. Ha studiato Lingue e letterature straniere a Urbino, Linguistica a Birmingham e italianistica/teoria della traduzione a Dublino (University College Dublin), dove ha conseguito il dottorato con una tesi su H. F. Cary, il maggior traduttore britannico della Divina Commedia. In precedenza ha insegnato lingua e cultura italiana in Irlanda (University College Dublin), in Arabia Saudita (Università King AbdulAziz di Gedda) e in Gran Bretagna (Manchester University). Ha pubblicato quattro libri – The Vision of Dante, Igiene verbale (per i tipi della Vallecchi), Le ceneri di Craxi, La fede nel dialogo – nonché molti saggi accademici in vari ambiti disciplinari: Dante in inglese, sociolinguistica, storia politica italiana, dialogo interreligioso. Nel 2016 ha esordito nella narrativa con la raccolta di racconti La Kamikaze e altri racconti del passaggio. Collabora con il Blog della Fondazione Nenni, con l’Avanti! e Mondoperaio. Nel 2022 ha ricevuto il premio Elsa Morante, sezione “Culture europee”.